Chiesa parrocchiale di S. Vittore Mauro.
Attestata dal Xlii sec. Nel XV sec. fu completamente rifatta e riconsacrata nel 1484.
Nel 1542 si svincolò dalla parrocchia di Biasca.
Il coro fu restaurato nel 1751-52, a seguito dell'alluvione del 1747 (iscrizione sulla controfacciata).
Restauri 1944; 1957-58; 1960; 1969-70.
Costruzione rivolta a N con coro poligonale.
Campanile nell'angolo S-E; ultimo piano e tetto aggiunti in epoca posteriore.
In facciata oculo e portale con architrave ornato di medaglioni contenenti gli stemmi di Bellinzona (?) e della fam. Muggiasca e il monogramma di Cristo, prima metà XV sec.; nella lunetta archiacuta, affresco della Trinità, XVII sec.; a sinistra, figura di S. Cristoforo attribuito a Carlo Martino Biucchi. metà XVIII sec. ca.
La porta laterale reca tracce di una cornice cinquecentesca dipinta a motivi architettonici; nella lunetta, bella Madonna in trono in stucco, prima metà XVI sec.; superiormente: affresco nello stile di Antonio da Tradate che raffigura S. Vittore a cavallo, primo quarto XVI sec., affiancato
da un altro S. Vittore, prima metà XVIII sec.
Del soffitto ligneo restano solo le travi dipinte a soggetti decorativi e simbolici, forse XVI sec.
Nel coro. Internamente semicircolare: affresco illusionistico con la Gloria del santo patrono e l'Annunciazione sull'arco trionfale, opera di Carlo Martino Biucchi. 1752 ca.; tabernacolo a tempietto in legno scolpito, ritmato da vigorose articolazioni architettoniche, statuette e
putti-cariatidi, seconda metà XVII sec.; due angeli reggicero, XVII sec.
Cappella poligonale Est: stucchi di buona qualità che incorniciano riquadri con i Misteri del Rosario, inizio Seicento, ridipinti; nella nicchia dell'altare, statua della Vergine sovrastata da un prezioso bassorilievo dell'Annunciazione.
Sulla parete sinistra della navata: affresco tardogotico con i SS. Marta, Nicola e Barbara, inizio XVI sec.
Fonte:
Autori diversi (2008, seconda edizione): Guida d'arte della Svizzera italiana, a cura della Società di storia dell'arte in Svizzera (SSAS), p. 58, Edizioni Casagrande, 604 pagine)
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