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Teatro Carlo Goldoni (Livorno) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Coordinate: 43°32′45.50″N 10°18′48.22″E (Mappa) Teatro Carlo Goldoni Dati tecnici Tipo sala con pianta a ferro di cavallo con 4 ordini di palchi e loggione Capienza Sala grande: 900 posti (in origine 3.000), di cui 450 in platea; Goldonetta (ridotto): 200 posti Ubicazione Paese Indirizzo Via Goldoni, 83 - 57125 - Livorno Telefono 0586 204211 Informazioni Costruzione 1843 - 1847 Realizzazione Architetto Giuseppe Cappellini [1] Il Teatro Carlo Goldoni è il più importante teatro di Livorno, l'unico grande spazio teatrale cittadino sopravvissuto ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e alle speculazioni del dopoguerra. Nel teatro sono conservati alcuni cimeli appartenuti maestro livornese Pietro Mascagni e che costituiscono di fatto il cosiddetto Museo Mascagnano. Indice [nascondi] 1 Storia 1.1 La costruzione 1.2 L'attività 2 Il restauro 3 Il Goldoni in numeri 4 Bibliografia 5 Voci correlate 6 Altri progetti 7 Collegamenti esterni Storia [modifica] La facciata del Teatro Goldoni La sala grande col Palco Reale Per approfondire, vedi la voce Teatri storici di Livorno. La costruzione [modifica] Nel 1842 l'impresario Francesco Caporali, coadiuvato dal figlio Alessandro, pubblica un programma per la realizzazione di un nuovo e sontuoso teatro cittadino, destinato a rappresentazioni diurne e notturne. La progettazione viene affidata al giovane Giuseppe Cappellini, architetto livornese di cultura neoclassica, formatosi dapprima all'Accademia delle Belle Arti di Firenze e poi alla Scuola Michoniana di Livorno. All'inizio del 1843 il Cappellini avanza un primo progetto, ancora non definitivo mentre, pochi mesi dopo, nell'agosto del medesimo anno, l'architetto presenta alla Deputazione sui lavori di pubblica utilità e ornato un progetto corredato da otto tavole che mostrano un maggiore grado di dettaglio; una sezione illustra la disposizione interna del teatro, con una vasta sala di forma ellittica (in realtà poi costruita a forma di ferro di cavallo) illuminata da un lucernario aperto alla sua sommità. Per sfruttare al meglio lo spazio imposto dalle dimensioni relativamente ristrette del lotto, il Cappellini inserisce sulla facciata un portico carrozzabile, così da accogliere, al piano superiore, una parte del ridotto del teatro. Già nel settembre 1843 sono avviati i lavori delle strutture murarie portanti, che si protrarranno per tutto l'anno seguente. Frattanto l'architetto, conscio delle difficoltà realizzative del lucernario da aprirsi in mezzo alla copertura sala, modifica i suoi progetti, disegnando una copertura completamente trasparente in cristallo e sostenuta da una trama di travi in ferro. Si tratta di un episodio architettonico di grande importanza, che si colloca a pieno titolo nella storia dell'architettura del ferro e del vetro in Italia. La copertura trasparente sarà posta in opera solo dopo il 1846 a causa dei numerosi ritardi subiti dalla fabbrica del Goldoni. Il 24 luglio 1847 il Teatro Leopoldo, così chiamato fino all'Unità d'Italia quando sarà intitolato a Carlo Goldoni, viene inaugurato. Tuttavia, a causa dei mancati finanziamenti da parte della committenza, il sontuoso apparato decorativo previsto dal Cappellini viene solamente accennato, risultando ben poca cosa rispetto a quello degli altri teatri cittadini. L'attività [modifica] Pochi anni dopo l'inaugurazione, il Teatro subisce un rapido decadimento e viene restaurato negli anni che precedono l'Unità d'Italia; dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1869 viene acquistato dall'Accademia Goldoni. Complice la crisi di alcuni teatri cittadini, come il San Marco, questi sono gli anni che coincidono con una serie di spettacoli con le migliori compagnie del mondo; in particolare, nel 1890, con la rappresentazione locale di Cavalleria rusticana, l'attività del Teatro raggiunge i massimi livelli. Infatti l'opera, del concittadino Pietro Mascagni, richiamò a Livorno numerose personalità dell'epoca; da allora il Teatro diviene un punto di riferimento per le opere di Mascagni. Nonostante questo, al Goldoni si tengono rappresentazioni di ogni genere, compresi gli spettacoli di varietà ed i primi esperimenti in campo cinematografico. Nel 1921 qui si registra la scissione del Partito Socialista che porterà, a seguito dell'assemblea tenutasi in un altro teatro cittadino (il suddetto San Marco), alla fondazione del Partito Comunista d'Italia. Con la seconda guerra mondiale l'edificio viene requisito dalle truppe alleate che qui tengono le loro rappresentazioni. Nel dopoguerra l'attività del teatro torna alla normalità fino agli anni ottanta. Allora, dichiarato inagibile, viene acquisito nel patrimonio comunale e sottoposto ad un impegnativo restauro. Nel gennaio 2004, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, un Goldoni riportato agli antichi splendori torna ad ospitare una rappresentazione lirica ed è ancora una volta la Cavalleria rusticana di Mascagni. http://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_Carlo_Goldoni_(Livorno)
La Toscana, una delle regioni italiane più ricche sia dal punto di vista paesaggistico che da quello storico-artistico, si trova nell'Italia centrale e confina con l'Emilia Romagna (Nord), le Marche e l'Umbria (Est) e il Lazio (Sud). Ad Ovest la costa è bagnata nella zona settentrionale dal Mar Ligure ed in quella meridionale dal mar Tirreno e troviamo le isole che formano l'arcipelago toscano fra cui l'Isola d'Elba. Il capoluogo della regione è Firenze e le altre provincie sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.