La piazza del Duomo è il centro artistico e turistico più importante di Pisa. Annoverata fra i Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO dal 1987, vi si possono ammirare i monumenti che formano il centro della vita religiosa cittadina, detti appunto miracoli (da Gabriele d'Annunzio) per la loro bellezza e originalità: la Cattedrale, il Battistero, il Campo Santo, e la Torre pendente, da cui il nome popolare di Piazza dei Miracoli diffusosi poi nel dopoguerra, era del turismo di massa. Gabriele d'Annunzio utilizzò questo termine nel romanzo Forse che sì, forse che no, del 1910:
« L’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli. »
La piazza è pedonalizzata ed è ricoperta da un grande prato. Assunse l'aspetto definitivo solo nel XIX secolo, soprattutto ad opera dell'architetto Alessandro Gherardesca, che demolì alcune costruzioni preesistenti, innalzò la nuova residenza capitolare (abbattuta nel 1863) e si interessò al restauro dei celebri monumenti.
La collocazione eccentrica, nell'angolo nord-ovest delle mura, che la delimitano lungo due lati, si deve alla necessità di costruire su terreno non occupato. Il suo mantenimento, insieme a quello del complesso monumentale, è affidato all'Opera della Primaziale Pisana. http://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_dei_Miracoli