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Nel centro di Chiavenna, per attravrsare il corso del fiume Mera, si percorre il caratteristico ponte dominato dalla statua di San Giovanni Nepomuceno.
Da tale ponte si ha una splendida vista sul caratteristico gruppo di case le cui fondamenta poggiano direttamente sulle antiche mura, costruite a loro volta sulla roccia a picco sul fiume. Uno dei pochissimi tratti delle antiche mura della città ancora esistenti è quello che costeggia la sponda sinistra del Fiume Mera, di fronte al quartiere di Santa Rosalia, sul quale è stato costruito un caratteristico gruppo di case. In questo tratto le mura vennero costruite direttamente sulla roccia viva scoperta dal fiume nel suo millenario lavoro di erosione. Risultarono perciò particolarmente solide e durature tanto da assicurare delle fondamenta particolarmente stabili e massicce. Ciò spiega il motivo per il quale si costruirono le case così a ridosso del fiume. Questo agglomerato si presenta formalmente molto eterogeneo, facendo pensare come in questa posizione particolarmente gradita si andassero sovrapponendo ed addossando in tempi successivi case su case. Costruzioni semplicissime in pietra si affiancano alla successione di archi delle facciate posteriori dei più importanti palazzi, risultando perciò un quadro altamente pittorico, proprio perché non esisteva una legge precisa o un´intenzione comune, sia nell´altezza degli edifici, che nel trattamento delle loro superfici. E´ interessante accennare al sistema costruttivo e ai materiali usati: comuni ciottoli di fiume, cotto, pietre delle più svariate specie e dimensioni, cementate saldamente da una forte calce viva che mantiene il tutto solidale, impedendone la disgregazione.
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Nell'estremità settentrionale della Lombardia, la Val Chiavenna si incunea nel cantone svizzero dei Grigioni. La Val Chiavenna è composta a sua volta da tre valli minori: il Piano di Chiavenna a sud, dove anticamente continuava il lago di Como (oggi sopravvive il lago di Mezzòla), la val San Giacomo verso il passo dello Spluga e la val Bregaglia verso il passo del Settimo e verso quello del Maloja, accesso all'Engadina. Quest'ultima valle è divisa dal confine di stato e prosegue in Svizzera fino a Saint Moritz.