Chiesa parrocchiale dei SS. Bernardino e Girolamo
Chiesa dell'ex convento delle Agostiniane fondato verso il 1450, di cui costituisce l'ala Est.
L'originario edificio di culto, un'aula orientata con abside semicircolare risalente all'Xl-Xll sec., simile alla prima chiesa di S. Bernardo, subì ampliamenti nei sec. XV, XVI e XVII, fra cui la costruzione del coro nel 1658-60.
Radicali ristrutturazioni interne nel 1905-06 e nel 1968-71, questi ultimi interventi su progetto di Guido Tallone.
Costruzione a navata unica allungata conclusa da un coro rettangolare la cui campata finale, già adibita a coro delle monache, accoglie ora la cappella iemale.
La facciata principale, affiancata a sinistra dal possente campanile cinquecentesco e preceduta da un ampio portico, è ornata di affreschi della seconda metà del XVI ·sec., restaurati nel 1994-95.
Nelle riquadrature del prospetto architettonico illusionistico sono raffigurati un gigantesco S. Cristoforo, i SS. Pietro e Bernardino da Siena e le SS. Apollonia e Veronica sovrastate dall'Annunciazione e da Dio padre.
Alla parete terminale del coro è addossato un elegante portico con accesso all'antico coro delle monache.
Interno coperto da volte a botte lunettate.
Nel coro: sopra il cornicione della parete di fondo, gruppo in stucco dell'Annunciazione, 1650 ca.; crocifisso ligneo, XVI sec.; sulla parete sinistra, paliotto in scagliola di Giuseppe Maria Pancaldi, 1750; tele dei sec. XVII e XVIII.
La cappella laterale sinistra accoglie una statua lignea, dorata e dipinta della Madonna del Rosario, opera lombarda del XVIII sec.
Nella cappella di fronte: grande tela della Trinità di Giosuè Oggioni, 1784, proveniente dalla chiesa omonima.
Sulle pareti della navata: tele sei e settecentesche raffiguranti la Via Crucis, l'Adorazione dei pastori firmata D. Mantello, 1752, e la Nascita della Vergine; le altre due tele seicentesche con l'Origine del convento e l'Immacolata provengono dalla chiesa della Trinità.
Sulla tribuna lignea: organo del comasco Giuseppe Reina, 1746, con frontale restaurato nel 1971, ornato di dipinti su legno e tela dei SS. Agostino e Monica al cospetto della Madonna della Cintura.
Fonte:
Autori diversi (2008, seconda edizione): Guida d'arte della Svizzera italiana, a cura della Società di storia dell'arte in Svizzera (SSAS), pp. 52-53, Edizioni Casagrande, 604 pagine)
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