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Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, ai margini del nucleo.
Una delle più antiche della valle Capriasca, contenente affreschi romanici di grande importanza iconografica.
La costruzione mediaevale, databile al X-XI sec., è costruita sul sedime di una primitiva chiesa biabsidata dell'VIII-IX sec., del tipo di quella di S. Martino a Mendrisio.
Indagini archeologiche 1968, restauro 1968-72.
A des., accanto al portico del XVII sec., s'innalza lo slanciato campanile romanico a tre piani ritmati da specchiature definite da due o tre archetti, XI sec.; il quarto piano e il tetto sono posteriori.
La navata intonacata è conclusa dal coro rettangolare eretto in epoca barocca. Soffitto moderno a capriate scoperte sulla navata, illuminata internamente da quattro monofore.
Nel coro voltato a botte: tela della Vocazione di S. Pietro, XVIII sec. Pareti della navata ornati da affreschi romanici in fregi a meandri e motivi ornamentali ondulati, fine XII sec.: sulla parete N, Marie al sepolcro, Crocifissione con i due ladroni e, inferiormente, la città fortificata di Milano, uno struzzo e un'altra scena non più identificabile.
Sulla parete opposta: Presentazione al tempio, Fuga in Egitto; nel registro inferiore: Madonna in trono, XII sec.; sullo zoccolo, frammento raffigurante un cane che rincorre un animale.
(fonte: autori diversi (2008, seconda edizione): Guida d'arte della Svizzera italiana, a cura della Società di storia dell'arte in Svizzera (SSAS), pp. 378-9, Edizioni Casagrande, 604 pagine)
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