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In posizione panoramica sulla collina. Documentata dal 1423.
Le indagini archeologiche condotte nel 1990 hanno rilevato le tracce di un insediamento tardo romanico del IV-V sec.,di un primo edificio ligneo del VI sec., di una chiesa in muratura altomedievale del VII sec. e di una chiesa romanica con aula rettangolare e abside semicircolare del XII sec.
La costruzione attuale orientata a navata unica è il risultato di un ampliamento del 1590-1640.
Restauro e ristrutturazione 1990-96 (Gianpiero e Michela Mina).
Campanile di gusto medievale, ornato da specchiature coronate da archetti, con bifore negli ultimi piani e tetto a piramide, 1602-11.
Sul fianco E del campanile si appoggia un portico a due campate, 1613 ca.
Sulla navata, scandita da tre archi trasversali, orditura lignea del tetto a vista; sulla campata affiancata delle cappelle e sul coro volte a crociera.
Mentre la navata è ritmata da una semplice articolazione classicheggiante di pilastri corinzi e cornicione, la parte orientale della chiesa è decorata da stucchi del 1640 ca.: sulle volte, costoloni ornati di cherubini; sull’arco trionfale, nicchie contenenti le statue dei SS. Mamete e Abbondio; sulla chiave d’arco, due angeli reggenti un cartiglio.
Gli affreschi del coro, eseguiti da Salvatore Pozzi, raffigurano angeli musicanti, l’Adorazione dei Magi e la Fuga in Egitto, 1657-59.
In navata frammenti di affreschi: sulla parete N, S. Lazzaro, d’ambito seregnese, fine XV sec., e un gruppo di santi domenicani, 1530-50 ca.; sulla parete S, una Madonna col Bambino e S. Sebastiano, inizio XVI sec., e una Madonna in trono, prima metà XV sec.
Nel corso del restauro, a causa del cattivo stato di conservazione, sono stati ricoperti altri affreschi dei sec. XV-XV, in parte att. Alla bottega di Antonio da Tradate, raffiguranti episodi della vita di Gesù e alcuni santi tra cui Stefano e Abbondio e una Madonna col Bambino, come anche quelli raffiguranti Dio Padre e gli evangelisti, eseguiti nel 1904 da Pio Renzioni e Ajace Passerini sulle quattro vele della crociera della quarta campata.
Altare maggiore in marmo, opera di Giovanni Battista Adami, 1765-67; tela raffigurante la Trinità e santi di Domenico Aspari, anni ’70-’80 XVIII sec. Nella cappella laterale S: altare in stucco con cornice del 1618-28, contenente un dipinto di S. Carlo Borromeo; paliotto in scagliola, 1732; affreschi di Cristoforo Finale, 1634-36. Nella cappella della Madonna del Rosario: stucchi di Giovanni Battista Canepa e di Antonio Lepori, 1759-68; altare rococò in stucco eseguito da Giacomo Vincenzo Canepa e Gian Antonio Menini, 1773; tele con i Misteri del Rosario, opera di Francesco Gadi, pittore attivo a Bologna, 1773.
Sopra la nicchia del fonte battesimale, affresco del Battesimo di Cristo e angeli, inizio XVII sec. In Controfacciata: gruppo ligneo della Crocifissione, seconda metà XVI sec.
(fonte: autori diversi (2008, seconda edizione): Guida d'arte della Svizzera italiana, a cura della Società di storia dell'arte in Svizzera (SSAS), pp. 277-78, Edizioni Casagrande, 604 pagine)
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